presentazione

Blog del Museo Tattile Varese

Ciao, mi chiamo Museo Tattile Varese e ho circa 4 anni, sono nato infatti il 16 aprile 2011.

Puoi trovare tutte le informazioni su di me nel mio profilo a lato. Qui invece vorrei parlarti di quello che sto facendo, vorrei condividere con te i miei progetti e le mie speranze per il futuro, vorrei che mi aiutassi a diventare grande.
Mi piacerebbe che il blog diventasse un luogo dove scambiarsi impressioni, suggerimenti, critiche (anche quelle servono per crescere). Un “ideatorio” dove fare un girotondo di idee, una bacheca di bigliettini.

Troverai uno spazio per i commenti, usalo, perché mi interessano le tue idee.

mercoledì 4 marzo 2015

IL MUSEO TATTILE VARESE VA AL MUSEO 1ª puntata

Abbiamo deciso di fare un giro per conoscere meglio i nostri colleghi musei e per farli conoscere anche a voi.
Domenica scorsa siamo stati al Museo Poldi Pezzoli a Milano e queste sono le nostre impressioni:

E’, nell’immaginario collettivo dei milanesi, il museo di Milano. Visitandolo si ha l’impressione di entrare (cosa che effettivamente è) nella casa di una famiglia dell’alta borghesia milanese: uno scalone ad accoglierti e poi stanze che si inanellano una nell’altra, parquet straordinari che scricchiolano appena, soffitti a tratti affrescati, finestroni che si affacciano sui miracolosi giardini segreti di Milano. E nelle stanze – che viene spontaneo attraversare a bassa voce – quadri, più o meno noti o famosissimi, pale d’altare e minuscoli paesaggi, ritratti stupefacenti e profili di Venezia e gioielli e porcellane e armature e arredi e tappeti….
E in mezzo a tutto questo, a simbolo del Museo, quella “Dama del Pollaiolo” che ci accoglie sorprendentemente senza nessuna enfasi. La tela sta lì, in mezzo ad una sala in cui nessun elemento ci ha preparati alla sorpresa, quasi per caso, precisa nel tratto e delicatissima nei colori. Ma è straordinario questo ritratto di profilo, diventato simbolo stesso del Museo Poldi Pezzoli. E’ un quadro piccolo, assolutamente unico per cura dei particolari e livello di dettaglio, toccante per quell’espressione silenziosa che racconta di un’antica ricchezza senza strepito, di una tranquillità nell’essere e nel mostrarsi. Quella giovane donna dal profilo perfetto che si staglia su fondo chiaro racconta e incanta: non sappiamo chi sia, e non ci importa saperlo, sappiamo però che parla della bellezza del mondo, della perfezione della pittura, di come una tela ed un museo - anche questo museo -  siano capaci di sospendere il tempo e di meravigliarci.